-L’insetto eccetera per Renzo Margonari-
                          L'insetto s'interna nel suo profondissimo buco
                          e di lì proietta sguardi sfaccettati
                          come aghi di cristallo.
                          Un'idea di frescura si spalanca nella terra velenosa
                          che tra un respiro e l'altro
                          sente crescere il ronzio stridulo d'elitre di latta,
                          con sottile disperazione
                          attendendo il nero della notte la purità abbagliante d'una stella.
                          E l'occhio, oh! l'occhioì
                          che con sottile disperazione
                          dichiara l'inutilità di scrivere frasi sugli alberi...
                          La fronte premuta contro la polvere nella visione
                          di pareti di sabbia crollanti, d'un lembo
                          di cielo scandito da fiochi riflessi.
                          Così la mente è costretta a rigirarsi su se stessa. 
                          L'insetto s'interna nel suo profondissimo buco
                          eccetera.
Con buone probabilità di volo, 1976